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                  Le linee programmatiche

    Il ruolo e la funzione del Nucleo Provinciale, a più di un anno dalla sua costituzione, si vanno definendo con sempre maggiore chiarezza.

           Sono stati importanti  per la sua crescita:

        il dibattito interno finalizzato a chiarire problemi e a indicare soluzioni in ordine all'applicazione delle disposizioni ministeriali riguardanti la sperimentazione dell'autonomia;

        la formazione;

        il monitoraggio effettuato sulle proposte avanzate dalle scuole. 

         Dalla lettura dei "bisogni" del territorio si è potuto evincere che:

   -  innovazione: Le istituzioni scolastiche vogliono essere protagoniste dell'innovazione ma esprimono il bisogno di un supporto alle scelte e al processo;

   -  didattica:  Le scuole affermano che il cambiamento deve necessariamente passare attraverso una didattica che senta il bisogno di un coordinamento delle esperienze;

   -  enti locali: E' fortemente avvertito il distacco tra politica scolastica e politica dell'istruzione.  Le Istituzioni scolastiche lamentano, a fronte della loro capacità propositiva, uno scarso o inadeguato impegno da parte dei responsabili politici dell'istruzione;

   -  famiglia: Emerge la necessità del coinvolgimento delle famiglie nel processo di formazione e di istruzione delle nuove generazioni:  Tale coinvolgimento può legittimamente avvenire a patto che le famiglie siano co-protagoniste della proposta educativa;

   -  formazione:  Le Istituzioni scolastiche sono consapevoli che il cambiamenyto non può avvenire se non si mobilitano risorse ed energie per la formazione del personale.                              

            Le prospettive: 

      Partendo dai bisogni emersi i componenti il Nucleo indicano le seguenti prospettive che ne caratterizzeranno l'azione nel corrente anno scolastico:

   -  confermare  ed ampliare  la base di consenso ai processi di innovazione;

   -  raccogliere e sostenere le istituzioni scolastiche nelle esperienze finora effettuate e nelle future inlinea con le più recenti indicazioni ministeriali;

   -  sostenere, spingere e curare la formazione capillare del personale scolastico , sia esso docente che A.T.A;

  -  partecipare e condividere le scelte operate dall'Ufficio Scolastico Provinciale;

  -  supportare i progetti finalizzati alla realizzazione di una seria politica educativa nell'ambito dell'handicap, dell'ed. alla salute, delle politiche giovanili e studentesche.   

        Le funzioni di coordinamento e di indirizzo:

   Il Nucleo intende, inoltre, indirizzare la sua azione su tre direttrici prioritarie:

              al proprio interno:

  -  provvedendo al proprio aggiornamento non solo con lo studio e il commento delle disposizioni ministeriali ma anche la  partecipazione dei componenti ad iniziative di carattere nazionale e con l'esame attento delle proposte che conseguono alla risoluzione di problemi e casi specifici che le Istituzioni scolastiche pongono all'ettnzione dell'Ufficio;

  -  proponendosi come centro provinciale di studio e di ricerca sui temi dell'Autonomia e dell'Innavazione;

  -   programmando e proponendo, ad ogni livello, la realizazione di iniziative che siano di supporto alla sperimentazione didattica;

  -  favorendo lo sviluppo e l'affinamento di competenze trasversali e relazionali tra i propri componenti;

            verso l'esterno:

  -  sostenendo e supportando le Istituzioni scolastiche;

  -  svolgendo funzioni di consulenza e mediazione tra la Scuole e il  territorio;

  -  conoscendo e monitorando le esperienze realizzate e da realizzarsi;

  -  creando una banca dati e un archivio di documentazione fruibile da parte di tutti gli interessati;

 -   ponendosi nelle condizioni di instaurare un colloquio sereno e produttivo con i responsabili dell'istruzione del territorio; 

            I rapporti con l'Ufficio Scolastico Provinciale:

    I Nucleo riconosce nel Provveditore agli Studi il garante del proprio lavoro e si impegna a svolgere il proprio compito all'interno dell'Ufficio Scolastico provinciale:

   nell'ambito delle rispettive sfere di autonomia e di gerarchia, con collaborazione paritetica e di confronto rispetto all'azione del Provveditore e dell'Ufficio Studi;

   impegnandosi a conoscre le iniziative e le attività che sia l'Ufficio provinciale che le scuole assumono, o intendono assumere, in ordine all'Autonomia e all'Innovazione;

   proponendosi come organo consultivo sui temi dell'Autonomia, dell'Innovazione, della formazione e per tutto quanto concerne il Piano dell'Offerta Formativa;

    Perché lo stesso sia percepito dalle Istituzioni scolastiche , dal Territorio e dall'Ufficio, come presenza efficiente e produttiva, assicura, inoltre, che:

   le riunioni avvengano con frequenza quindicinale in orario pomeridiano;

   la convocazione e l'ordine del giorno sia fatto pervenire ai componenti almeno 5 giorni prima dell'incontro,

    ad ogni riunione sia data lettura del verbale precedente;

    al proprio interno il Nucleo assegni compiti ed incarichi nel rispetto delle competenze in modo da favorire la professionalità e l'arricchimento reciproco;

    i verbali, i documenti, le proposte e le iniziative, i risultati degli aggiornamenti, i problemi, le richieste, e tutto quanto indicato in precedenza, a cura del Coordinatore, sia sottoposto all'attenzione del Provveditore agli Studi.

                                                                                                                                Caserta   26 aprile 1999  

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