Progetto
per l'insegnamento della
lingua straniera - Piano di
formazione per gli anni
scolastici 1998/99 e
1999/2000
Linee
generali
Le
esperienze finora realizzate
nel campo della formazione
in sevizio dei docenti di
scuola elementare hanno
consolidato un complesso di
competenze culturali e
didattiche e di strutture
organizzative diffuse su
tutto il territorio
nazionale, che hanno
permesso di assicurare una
offerta delle lingue
straniere al 75 per cento
della popolazione.
scolastica delle classi 3e,
4e e 5e.
Premesso
che si confermano le
indicazioni contenute nella
cm 478 del 7/8/1997 sulla
adozione di modelli
organizzativi flessibili
"per consentire la
partecipazione del maggior
numero di alunni
all'insegnamento della
lingua straniera", al
fine di garantire
l'ulteriore sviluppo di tale
insegnamento, nell'attuale
quadro normativo, in attesa
dei tempi necessari perché
diventi operativo l'ingresso
degli insegnanti laureati in
scienze dell'educazione, la
formazione in servizio
mediante i corsi autorizzati
dal ministero resta un
cardine essenziale al quale
fare riferimento, sia pure
in termini innovativi che
tengano conto dei seguenti
obiettivi prioritari:
-
l'incremento del numero
dei docenti formati per
l’attuazione
dell’insegnamento nelle
aree in cui non viene
ancora erogato;
- il mantenimento
della quota dei docenti
disponibili anche nelle
aree a elevata offerta,
per garantire la
continuità dei progetti;
- l'integrazione fra
le azioni di sviluppo
curricolare delle lingue e
i progetti realizzati con
cc.mm n. 347 e 410/98
mediante interventi
formativi;
- il rinnovamento delle
metodologie e l'utilizzo
nell'insegnamento di
strumentazioni
tecnologiche;
- il miglioramento delle
abilità audio-orali degli
alunni in I.s.
La
molteplicità delle
questioni e le
particolarità che esse
assumono in contesti
differenziati richiedono
pertanto una visione aperta,
che renda possibile
realizzare un progetto
integrato di formazione con
una pluralità di
interventi, coerentemente
ancorati alle linee
pedagogiche e culturali
definite in questi anni, ma
anche suscettibili di scelte
innovative.
Pur
mantenendo invariata la
tipologia dei corsi di
formazione tradizionalmente
individuati come corsi di
100, 150, 300 (A, B, C) e
500 ore il progetto
formativo proposto dalla
direzione generale intende
introdurre i seguenti
elementi innovativi:
1. la
costituzione dello staff
di formazione composto dal
direttore del corso, dai
docenti esperti -
formatori e da un
rappresentante del gruppo
provinciale per la lingua
straniera;
2. la flessibilità
organizzativa, orientata
all'insegnamento per
piccoli gruppi, che tiene
conto dei docenti e
riconosce momenti di
studio individuale
programmati;
3. l'apprendimento
linguistico da collegare
strettamente con l'aspetto
metodologico didattico;
4. il ricorso a test di
valutazione in itinere,
per costituire gruppi di
apprendimento omogenei, e
finali secondo standard
riconosciuti;
5. la eventuale
utilizzazione di
insegnanti di madrelingua,
al fine di verificarne
l'incidenza sull'aspetto
comunicativo.
Nel
documento tecnico che si
allega, ciascuno degli
aspetti suesposti trova una
più ampia trattazione
(allegato 1)
Per la
realizzazione del progetto,
con decreto n. 3/11/1998,
in corso di
registrazione, è stato
finanziato un primo piano
nazionale di formazione
comprendente n. 70 corsi di
500 ore e n. 13 corsi di
tipo A, B, C (allegato 2).
I fondi
per le iniziative di cui
sopra sono stati assegnati
ai provveditori agli studi i
quali individueranno,
d’intesa con i gruppi
provi 1000 nciali per la
lingua straniera, le
direzioni didattiche
incaricate di organizzare e
dirigere i corsi di
formazione sulla base delle
effettive esigenze del
territorio, con lo scopo di
assicurare una distribuzione
equilibrata di risorse
professionali qualificate.
Dei
provvedimenti adottati, i
provveditori alla studi
daranno immediata
comunicazione all'ufficio
scrivente compilando la
scheda allegata (allegato
3).
I
direttori dei nuovi corsi di
500 ore, segnalati con le
modalità predette, e i
coordinatori dei gruppi
provinciali per la lingua
straniera saranno invitati a
partecipare a un apposito
seminario che si terrà nel
mese di gennaio per
esaminare e discutere
insieme ai membri del gruppo
nazionale lingua straniera
tutti gli aspetti
riguardanti il nuovo modello
formativo.
Corsi
modulari con borse di studio
Si sta
concludendo in questi giorni
la positiva esperienza
realizzata nello scorso anno
scolastico dai 300 docenti
che hanno frequentato i
corsi modulari sperimentali.
Poiché si
intende confermare il
progetto anche per il
corrente anno scolastico,
sono in corso di
perfezionamento gli accordi
con la Direzione generale
degli scambi culturali e la
Bdp al fine di ottenere
l’accesso a un congruo
numero di borse di studio
che si spera di poter
utilizzare anche
diversificando le lingue.
Le
direzioni didattiche (almeno
una quindicina) incaricate
di curare la realizzazione
dei suddetti corsi saranno
scelte tra quelle già
autorizzate a organizzare i
corsi di 500 ore, alle quali
verranno impartite le
opportune istruzioni per
modificare il percorso
formativo.
La scelta
terra conto
prioritariamente, della
disponibilità dei docenti e
sarà operata con criteri
che prevedano la progressiva
espansione dell’esperienza
sul territorio nazionale.
Al termine
del primo anno di corso
comprendente lo stage
intensivo, i partecipanti
sulla base di una
valutazione complessiva
delle competenze acquisite,
attestate dallo staff di
formazione e con i risultati
ottenuti nei test in uscita
dai corsi all'estero,
potranno essere utilizzati
nell’insegnamento.
Accertamenti
per insegnanti laureati in
lingue straniere
Con lo
scopo di utilizzare tutte le
risorse professionali
presenti sul territorio, ove
il numero esiguo di docenti
non consenta l'attivazione
degli appositi corsi di
formazione; si precisa che
il possesso dei titoli
accademici da parte di
insegnanti di ruolo è da
considerarsi requisito
soddisfacente ai fini della
nomina a insegnante di
lingua nella scuola
elementare; è tuttavia
opportuno che i suddetti
docenti abbiano la
precedenza nei corsi di
aggiornamento e
miglioramento delle
attività didattiche,
previsti nell’ambito della
formazione continua.
Azioni
di completamento dei
percorsi formativi
La
presenza di docenti che per
varie ragioni non abbiano
completato i percorsi
previsti richiede una
risposta mirata e
flessibile ; ove
possibile, questi verranno
inseriti, previe intese e
valutazione con i
responsabili dei corsi, a
completare il loro
itinerario di formazione in
altri corsi aperti in sede
provinciale.
Formazione
continua
Nella
consapevolezza che
l’apprendimento delle
lingue è un processo
continuo che si alimenta
della pratica costante, a
livello provinciale dovranno
essere organizzate
opportunità formative per
insegnanti formati con
priorità per:
-
docenti laureati avviati
all'insegnamento della
lingua straniera senza
aver potuto frequentare i
corsi di formazione;
- docenti vincitori del
concorso magistrale che
hanno superato la prova di
lingua straniera;
- docenti che operano
nell'insegnamento con
continuità da almeno tre
anni.
L'aggiornamento
dei docenti di lingua
straniera in servizio
dovrebbe anche prevedere la
saldatura con le ipotesi di
innovazione contenute nel
cc.mm. n. 347 e 410/98
Poiché le linee di sviluppo
dell'offerta di lingua danno
priorità agli apprendimenti
relativi alle abilità
audio-orali, i cor 218 si di
miglioramento e assistenza
all'attività didattica
dovranno privilegiare:
- le
attività di
conversazione;
- l'uso delle nuove
tecnologie multimediali;
- la valutazione degli
apprendimenti degli
alunni.
Con
provvedimento a parte verrà
definito il piano di
finanziamento, volto a
integrare gli accantonamenti
previsti nel piano
provinciale di aggiornamento
che, per tali attività,
nell’arco di un biennio
riguarderà tutte le
province. |