Direzione
Generale Istruzione Secondaria di 1° Grado
Prot.
n.15432
Piano delle azioni di formazione in servizio
Anno scolastico 2000-200
Premessa
Lo
sviluppo professionale del personale della scuola
costituisce un aspetto strategico per
l’attuazione delle politiche di riforma del
sistema scolastico italiano. Ogni processo di
cambiamento - e, a maggior ragione, quello in atto
nella scuola - richiede di essere accompagnato e
sostenuto da azioni di formazione diffuse e
sistematiche.
Il
Piano delle attività di formazione predisposto in
coerenza con la Direttiva Ministeriale n. 202 del
16 agosto 2000 intende concorrere a costruire per
i dirigenti scolastici e i docenti opportunità
formative per migliorare e ampliare le competenze
professionali, a consolidare la condivisione degli
obiettivi delle innovazioni, a rendere ancora più
incisivo il ruolo dei professionisti della scuola
nel processo di sviluppo del sistema scolastico.
Per
l’anno 2000-2001 le azioni di formazione si
pongono in linea di continuità con gli interventi
degli anni precedenti e valorizzano in particolar
modo gli esiti raggiunti in alcuni settori
specifici: istituti comprensivi; organico
funzionale; orientamento; lingue straniere.
Le
azioni sono caratterizzate da scelte culturali che
postulano la formazione in servizio come
opportunità di un “apprendimento professionale
per l’intero arco della vita”.
In
un’ottica di continuità con il modello
organizzativo e metodologico positivamente
sperimentato, le azioni di formazione prevedono:
a.la
localizzazione territoriale delle iniziative; b.la
valorizzazione delle esperienze di formazione già
realizzate dalle scuole nell’ambito di progetti
nazionali specifici; c.la logica di rete, intesa
come stile di lavoro dei gruppi sul territorio che
si collocano come elementi moltiplicatori delle
iniziative di formazione e come diffusori dei
materiali prodotti; d.il ruolo attivo di docenti e
di dirigenti scolastici nell’ideazione,
progettazione, organizzazione, gestione e
valutazione delle attività formative; e.l’interazione
con esperti relatori, esperti consulenti, esperti
nella conduzione dei gruppi di lavoro, esperti
nella produzione di materiali multimediali; f.il
monitoraggio dei processi e dei risultati g.la
produzione di documenti e/o di altro materiale
didattico da utilizzare nella prassi
professionale; h.la diffusione dei “prodotti”
ottenuti e la valorizzazione delle esperienze
realizzate e delle competenze acquisite (uso di
internet, distribuzione alle scuole dei materiali
didattici).
I
Progetti
I
progetti promossi sono:
1.”Formazione
del personale docente e dirigente degli Istituti
Comprensivi funzionanti dal 1° settembre 2000”
2.
“L’organico funzionale nel processo di
costruzione dell’autonomia scolastica”
3.
“Poli di Documentazione regionali”
4.
“Formazione per gli insegnanti di lingua
straniera”
5.
“Orientare nella scuola di base, una
nuova prospettiva per la formazione orientativa”
Nelle schede che seguono vengono illustrate le
linee progettuali, gli ambiti d’intervento e i
destinatari di ciascuna azione. Si fa riserva di
far pervenire successivamente più puntuali
indicazioni operative.
1.
Progetto “Formazione del personale
docente e dirigente degli Istituti
Comprensivi
funzionanti dal 1° settembre 2000”
1.1 Motivazioni
della proposta
·
l’esigenza
di rispondere ai bisogni di formazione del
personale dirigente e docente che per la prima
volta si trova ad agire in un istituto
comprensivo:
·
la
valorizzazione degli esiti raggiunti nell’ambito
di precedenti iniziative di formazione e del
Progetto nazionale di Ricerca-azione
“L’Istituto Comprensivo sperimentale:
laboratorio per l’innovazione”, i cui
risultati sono stati diffusi con la CM n. 186 del
21/7/2000.
1.2 Ambiti di intervento e destinatari
L’azione
di formazione e produzione di materiali su 3 aree
tematiche (articolazione istituzionale,
organizzazione didattica, organizzazione e
gestione delle risorse) nei circa 2230 istituti
Comprensivi di nuova istituzione coinvolgerà:
·
i dirigenti
scolastici, con attività finalizzate
all’individuazione di soluzioni pedagogiche,
organizzative e di gestione dei rapporti con il
territorio, in un’ottica di continuità
orizzontale e verticale;
·
i docenti (uno
per segmento scolastico), in attività finalizzate
a sviluppare la loro professionalità di docenti
di istituti comprensivi attraverso
l’acquisizione di competenze (relazionali,
specifiche, trasversali) funzionali alla
progettazione e alla realizzazione di interventi
educativo-didattici con forte carattere di
continuità e di flessibilità.
1.3 Obiettivi
·
acquisire
competenze per elaborare strategie operative di
direzione dell’istituto idonee a facilitare
l’integrazione delle diverse professionalità e
favorire l’attivazione di rapporti positivi con
gli Enti Locali e altri organismi pubblici o
privati del territorio;
·
individuare
strategie di intervento per migliorare i livelli
di comunicazione tra i diversi gradi scolastici e
stabilire un clima organizzativo che faciliti e
valorizzi l’interazione costruttiva;
·
aiutare a
creare un quadro di coerenze pedagogiche sul piano
metodologico e valutativo in un’ottica di
integrazione e di continuità tra i vari segmenti
dell’Istituto Comprensivo;
·
individuare
forme flessibili di organizzazione dell’orario
scolastico e di aggregazione degli allievi,
funzionali all’attivazione di percorsi didattici
individualizzati e all’ampliamento
dell’offerta formativa.
·
elaborare
strumenti per l’autoanalisi di istituto e l’autovalutazione
allo scopo di procedere a eventuali azioni di
miglioramento del servizio scolastico.
1.4 Risultati
attesi
I
soggetti coinvolti dovranno essere in grado di
mettere a fuoco gli snodi fondamentali del
funzionamento di un istituto comprensivo,
considerato come un sistema unitario in grado di
garantire continuità, coerenza e efficacia
all’azione formativa.
In
particolare i partecipanti dovranno aver acquisito
competenze per:
·
migliorare i
livelli di comunicazione, all’interno e
all’esterno della istituzione scolastica, per
facilitare una progettualità condivisa e
integrata;
·
individuare
forme di cooperazione del personale che
configurino l’istituto comprensivo come sistema
formativo, organizzato in funzione di obiettivi
comuni (POF);
·
riconoscere
e/o elaborare modalità per la definizione
condivisa degli obiettivi e di un percorso
continuo di apprendimento calibrato sulle
condizioni di partenza e le potenzialità degli
allievi e per la scelta di criteri e modalità
comuni di valutazione;
·
progettare
articolazioni del tempo scuola e aggregazioni
degli allievi che consentano percorsi formativi
individualizzati;
·
attuare forme
di autovalutazione di istituto.
1.5 Modalità
organizzative Il livello centrale:
·
definisce le
linee di indirizzo per gli interventi formativi;
·
svolge
un’azione di raccolta, valutazione e diffusione
dei dati del monitoraggio sulla base dei rapporti
redatti dai N.O.R (Nuclei Operativi Regionali).
Il
livello regionale:
elabora,
avvalendosi dei NOR, il piano regionale di
formazione sulla base delle linee di indirizzo
fornite a livello centrale, tenendo conto sia
delle risorse presenti sul territorio (anche in
termini di personale scolastico già formato in
precedenti iniziative, in particolare dirigenti e
docenti referenti del progetto di ricerca-azione
“L’istituto Comprensivo Sperimentale:
laboratorio per l’innovazione”), sia degli
esiti di pregresse azioni di formazione realizzate
a livello regionale e nazionale.
Gli
esiti delle iniziative dovranno essere raccolti
anche in pubblicazioni o materiali da mettere a
disposizione dei poli di documentazione che
verranno attivati sul territorio con uno specifico
progetto ( vedi progetto 3).
1.6 Durata ed articolazione temporale
Il
progetto ha durata annuale. Il percorso dovrà
prevedere la realizzazione di tappe progressive
significative per lo sviluppo e il consolidamento
delle competenze.
1.7 Risorse
finanziarie
I
fondi stanziati per il progetto ammontano a £.
2.605.000.000, e sono stati affidati agli Uffici
Scolastici Regionali secondo la ripartizione di
cui alla tabella allegata (vedi allegato 1).
2.
Progetto “L’organico funzionale nel
processo di costruzione dell’autonomia
scolastica”
2.1 Motivazione
della proposta
Lo
sviluppo delle competenze professionali dei
dirigenti scolastici e dei docenti in riferimento
alle opportunità che l’organico funzionale
offre alla piena realizzazione dell’autonomia
scolastica.
2.2 Ambiti di intervento e destinatari
Il
progetto prevede attività di formazione rivolte a
1600 istituzioni scolastiche (scuole medie e/o
istituti comprensivi), che rappresentano circa un
terzo della totalità degli istituti di istruzione
secondaria di 1° grado, in continuità con
l’esperienza condotta nelle 68 scuole che
nell’anno scolastico 1999/2000 hanno applicato
un modello di organico funzionale (D.M. 71/99,
D.M. 105/2000). La formazione assume particolare
rilevanza nel contesto degli istituti comprensivi
nei quali l’organico funzionale della scuola
media deve trovare le opportune forme di raccordo
con quello già in atto per la scuola materna ed
elementare. L’iniziativa
di formazione, volta ad affrontare le
problematiche relative all’applicazione del
nuovo modello organizzativo e alla sua ricaduta
sul piano didattico, è indirizzata al dirigente
scolastico e a due docenti per ciascuna scuola
coinvolta.
2.3 Obiettivi
L’attività di formazione si prefigge di:
·
focalizzare e
approfondire i punti di criticità emersi durante
l’esperienza precedentemente condotta da
sessantotto istituzioni scolastiche;
·
progettare
linee di sviluppo per la creazione di nuovi
modelli organizzativi che si avvalgano delle
potenzialità offerte dall’organico funzionale
per il pieno esercizio dell’autonomia;
·
sostenere
processi di innovazione per la costruzione di
percorsi didattici anche a carattere modulare;
·
produrre
materiali e strumenti per la successiva diffusione
delle esperienze, anche avvalendosi dei poli per
la documentazione costituiti a livello regionale
con uno specifico progetto( vedi progetto 3).
2.4 Risultati
attesi Al termine del percorso formativo si
prevede che:
·
sia acquisita
piena consapevolezza del quadro normativo di
riferimento e dei processi da attivare per
l’attuazione dell’autonomia supportata dalla
dotazione di un organico funzionale;
·
siano
individuati percorsi didattici utili allo sviluppo
di strategie flessibili di apprendimento;
·
siano prodotti
materiali strutturati per la diffusione delle
esperienze.
2.5 Modalità
organizzative
Il
Progetto viene attuato sul territorio nazionale
con la collaborazione di 40 scuole polo (da una a
cinque in ogni regione in rapporto al numero delle
istituzioni scolastiche). Ad ognuna delle scuole
polo faranno capo 40 istituzioni scolastiche
(scuole medie e/o istituti comprensivi) che
svilupperanno le loro attività in incontri
seminariali (almeno tre, per complessive 28 ore di
formazione)
Per
il supporto dell’iniziativa sono previste due
strutture:
·
un Gruppo di
Coordinamento Nazionale con compiti di
elaborazione delle linee guida, assistenza ai
gruppi di coordinamento regionale, raccolta,
valutazione e diffusione dei dati del
monitoraggio;
·
un Gruppo di
Coordinamento Regionale con compiti di:
organizzazione delle attività di formazione a
livello locale, secondo i criteri che saranno
indicati dalle linee guida; monitoraggio e
facilitazione della comunicazione tra le scuole
coordinate e diffusione delle esperienze, con il
ricorso ai Poli di Documentazione (vedi progetto
3).
2.6 Durata e articolazione temporale
Il
progetto, di durata annuale, potrà essere seguito
da una progressiva estensione di attività di
formazione rivolte alle rimanenti istituzioni
scolastiche anche in sede di applicazione e
verifica delle ipotesi progettuali individuate.
2.7 Risorse
finanziarie Sono stati disposti stanziamenti:
·
per gli Uffici
Scolastici Regionali per le attività delle scuole
polo e per il monitoraggio, per complessivi L.
3.180.000.000 (vedi allegato 2);
·
per la
“Scuola media di Piazza San Ponziano” di Lucca
per le attività seminariali nazionali e per il
funzionamento del Gruppo di Coordinamento
Nazionale per complessivi L.120.000.000
Stanziamento complessivo L. 3.300.000.000
3.
Progetto “Poli di Documentazione
regionali”
3.1 Motivazione
della proposta
La
piena attuazione dell’autonomia scolastica, la
crescita quantitativa e qualitativa degli istituti
comprensivi e l’introduzione dell’organico
funzionale in un numero limitato di scuole hanno
fatto emergere bisogni di formazione cui è
necessario rispondere in maniera diffusa, sia
intervenendo con specifiche iniziative sia
mettendo in comune gli esiti di esperienze
realizzate sul territorio con la creazione di un
servizio organizzato.
Il
sistema di documentazione e comunicazione, una
volta strutturato sul territorio, consentirà alle
scuole e ai dirigenti scolastici e docenti di
confrontare esperienze e realizzare forme di
scambio e supporto per la soluzione di problemi
ricorrenti. Inoltre il sistema favorirà
l’individuazione di strategie atte a migliorare
progressivamente la qualità del servizio, anche
in un’ottica di gestione autonoma da parte dei
singoli soggetti della propria formazione
professionale.
3.2 Ambiti d’intervento e destinatari
Le esperienze maturate hanno
messo in luce che alcune aree tematiche sono
particolarmente rilevanti per il funzionamento
degli istituti comprensivi e delle scuole medie
coinvolte nel processo di rinnovamento determinato
dalla progressiva attuazione dell'autonomia.
L'articolazione istituzionale, l'organizzazione
didattica, la strutturazione curricolare,
l'organizzazione e la gestione delle risorse (con
attenzione anche agli ambiti di lavoro del
direttore amministrativo), l'organico funzionale,
costituiscono pertanto le aree su cui appare
opportuno focalizzare l'attività di
documentazione.
I destinatari dell'azione di formazione tesa a
fornire le competenze necessarie alla
strutturazione e alla gestione dei poli di
documentazione sono i dirigenti scolastici e i
docenti referenti degli istituti comprensivi che
costituiscono la rete dei 18 poli regionali.
Destinatario finale del progetto, in quanto
fruitore del sistema che si andrà ad attivare è,
in via prioritaria, il personale della scuola di
base, ma il servizio, previe opportune intese, si
offre a chiunque sia coinvolto nella definizione
delle politiche formative del territorio.
3.3 Obiettivi
Creare poli regionali di
documentazione, con l'istituzione di siti web
dedicati, attraverso un'attività di ricerca,
analisi, valutazione, selezione e classificazione
di esperienze svolte sul territorio (anche
nell'ambito dei progetti regionali a sostegno
degli Istituti Comprensivi, attuati a seguito
delle CM 720/97 e 13/99, e del progetto di
ricerca-azione "L'istituto comprensivo
sperimentale: laboratorio per
l'innovazione"), da realizzare all'interno di
un percorso formativo, che preveda anche lo
sviluppo delle competenze necessarie per aprire e
per gestire un sito.
3.4 Modalità organizzative
Le linee generali d'intervento
saranno definite a livello centrale da un Gruppo
di lavoro. Ogni Ufficio Scolastico Regionale
identificherà, con la collaborazione del NOR, gli
istituti comprensivi che costituiranno il polo
regionale di documentazione, nel numero indicato
nella tabella allegata (allegato 3), scegliendoli
prioritariamente tra quelli sperimentali.
Nell'ambito del polo regionale è individuato un
istituto capofila al quale sono affidati i fondi
per la realizzazione dell'iniziativa.
Il polo è incaricato della raccolta della
documentazione relativamente alle 5 aree tematiche
indicate al precedente punto 3.2.
L'Ufficio Scolastico Regionale, avvalendosi della
collaborazione del NOR e del dirigente scolastico
della scuola capofila, redigerà un progetto di
formazione finalizzato a sviluppare le competenze
necessarie per l'attivazione e la gestione di un
polo regionale di documentazione, in accordo con
le linee di indirizzo che verranno fornite da
questa Direzione Generale.
3.5 Risultati attesi
Il lavoro di ricerca e
classificazione dovrà condurre alla raccolta di
un complesso di informazioni che, rispecchiando il
quadro nazionale di funzionamento degli istituti
comprensivi e documentando le esperienze
realizzate in materia di organico funzionale e
altri processi innovativi attivati dalle scuole
dell'autonomia, sia in grado di fornire ipotesi di
soluzione ai problemi ricorrenti.
3.6. Durata ed articolazione
temporale
L’attività
si articolerà in due fasi; la prima finalizzata
all’acquisizione delle competenze necessarie
alla gestione di un polo di documentazione
attraverso un lavoro di ricerca sul campo; la
seconda dedicata alla realizzazione del servizio
sul territorio e alla validazione del sistema.
3.7 Risorse
finanziarie
I
fondi stanziati per il progetto, che ammontano a
£. 656.000.000, sono stati affidati agli Uffici
Scolastici Regionali secondo la ripartizione di
cui alla tabella allegata (vedi allegato 3).
4.
Progetto “Progetto di formazione per i
docenti di lingua straniera”
4.1 Motivazione
della proposta
Favorire
lo sviluppo di nuove competenze professionali nei
docenti di lingua straniera impegnati
nell’insegnamento curricolare e sperimentale
sensibilizzandoli alle innovazioni che
caratterizzano l’insegnamento non curricolare
della seconda lingua comunitaria introdotto con la
Legge n.440/97.
4.2 Ambiti di intervento e destinatari
Il
Progetto di formazione, che si colloca
nell’ambito delle azioni promosse per il
potenziamento e la diffusione degli effetti
positivi delle innovazioni del progetto “Lingue
2000” (cfr lettera circolare n. 252 del 9
novembre 2000 diramata dal Coordinamento Nazionale
per l’Autonomia, punto B.2), prevede attività
rivolte a circa 2000 docenti di lingua straniera
(circa il 10% del totale) impegnati
nell’insegnamento curricolare e in quello
sperimentale ex art. 278 D.L.vo 297/94.
Il
percorso formativo è rivolto essenzialmente ai
docenti non coinvolti nelle azioni del Progetto
Lingue 2000 e interessati a verificare la
possibilità di estendere all’insegnamento
curricolare le innovazioni introdotte
nell’insegnamento non curricolare.
4.3 Obiettivi
L’attività
di formazione nel suo complesso tende a sviluppare
e/o consolidare nei docenti capacità per: -
individuare descrittori dei livelli di capacità e
di competenze da fare acquisire agli allievi
relativamente ai livelli A1 e A2 indicati nel
repertorio delle “Linee guida”, tratto con
adeguamenti dal “Quadro comune europeo di
riferimento” del Consiglio d’Europa;
·
progettare
percorsi specifici per le abilità linguistiche
individuate, delineando per ogni modulo le
competenze in uscita;
·
elaborare
prove oggettive di verifica coerenti con i
descrittori di competenze assunti e con il tipo di
abilità da potenziare per misurare i livelli di
competenza degli allievi, anche progettando
attività propedeutiche all’acquisizione di una
certificazione esterna al termine del triennio;
·
avvalersi con
sistematicità delle risorse tecnologiche e di
materiali multimediali adeguati all’età.
4.4 Risultati
attesi Al termine del percorso formativo i docenti
dovranno:
·
avere
acquisito piena consapevolezza degli elementi
metodologici e didattici di forte innovazione da
trasferire nelle pratiche didattiche delle lingue
curricolare e sperimentale;
·
sapersi
orientare nelle innovazioni
metodologico-didattiche introdotte dai documenti
di riferimento europei (Quadro Comune Europeo,
Portfolio, ecc.);
·
saper
individuare strategie didattiche utili ad una più
puntuale progettazione di percorsi di
apprendimento modulari;
·
essere in
grado di predisporre strumenti adeguati e
documentabili per misurare i livelli di competenza
linguistico-comunicativa raggiunti dai singoli
alunni;
·
aver acquisito
un atteggiamento positivo verso l’uso
sistematico delle nuove tecnologie
nell’insegnamento/apprendimento della seconda
lingua straniera;
·
essere in
grado di produrre materiali didattici spendibili
nella comune prassi didattica.
4.5 Modalità
organizzative
Il
Progetto di formazione viene attuato su tutto il
territorio nazionale attraverso 100 corsi di
formazione distribuiti a livello regionale in
relazione al numero dei docenti (vedi allegato 4).
Ogni corso di formazione sarà rivolto ad un
massimo di 20 docenti e avrà una durata
complessiva di 30 ore. Per lo svolgimento delle attività di formazione ci si avvarrà
delle medesime strutture realizzate sul territorio
per il Progetto “Lingue 2000” e della rete di
operatori già opportunamente formati. Per il
supporto dell’iniziativa è previsto un Gruppo
di Progetto Nazionale, operante presso la
Direzione Generale Istruzione di I grado, con
compiti di elaborazione delle linee del progetto,
comprese quelle per la realizzazione del
monitoraggio.
4.6
Durata
Il
Progetto di formazione è di durata annuale.
4.7
Risorse finanziarie
Per
l’attività di formazione è stato disposto uno
stanziamento di £ 1.200.000.000 a favore degli
Uffici Scolastici Regionali, secondo la
ripartizione di cui alla tabella allegata (vedi
allegato 4).
5.
PROGETTO “Orientare nella scuola di base,
una nuova prospettiva per la formazione
orientativa” - Sviluppo del Progetto
Orientamento (D.M. 31/10/1996)
·
Promozione e
formazione dei dirigenti e docenti per
l’attivazione di “percorsi orientamento”
nella scuola.
5.1.
Motivazione della proposta
·
la richiesta delle
scuole medie e istituti comprensivi di proseguire
il progetto Orientamento;
·
la domanda di
formazione per dirigenti e docenti in tema di
orientamento in relazione anche alle innovazioni
previste dal D.P.R. n. 275/99 (Regolamento recante
norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge
15 marzo 1997, n. 59);
·
l’attivazione
di “servizi orientamento” in seguito
all’innalzamento dell’età dell’obbligo
scolastico (Legge n. 9/1999) e all’introduzione
dell’obbligo formativo (Legge n. 30/2000).
5.2.
Ambiti di intervento e dstinatari
Il
progetto prevede interventi a vari livelli:
·
docenti, con
attività di formazione;
·
dirigenti, con
attività di valutazione delle esperienze attivate
in tema di orientamento a livello di istituto e/o
di area territoriale;
·
docenti con
funzioni obiettivo o con incarichi relativi
all’orientamento per l’attivazione di
“servizi orientamento”.
5.3
Obiettivi
·
promuovere lo
sviluppo di progetti a livello d’istituto in
tema di orientamento formativo;
·
organizzare
attività di formazione per dirigenti e docenti in
tema di orientamento.
5.4
Modalità organizzative
Il
Progetto prevede due tipi di attività:
a)
valutazione: tramite iniziative di verifica
in situazioni campione degli esiti del Progetto
Orientamento (D.M. 31/10/1996) b) formazione:
attraverso seminari, convegni e/o corsi di
formazione per dirigenti scolastici e docenti, in
tema di orientamento formativo.
La
promozione, lo sviluppo e la “tenuta”
dell’intero progetto sarà garantita pertanto
da:
·
un gruppo di
lavoro nazionale con compiti di promozione e di
coordinamento, formato da funzionari della
Direzione Generale, ispettori, docenti
universitari, dirigenti e docenti, in un numero
non superiore a 15-20 membri.
·
2 sottogruppi
del Gruppo di Lavoro nazionale, ciascuno formato
da rappresentanti delle varie componenti con il
compito di seguire una delle due attività
(valutazione/valorizzazione, formazione). A
livello decentrato ogni sottogruppo si riferirà a
scuole medie e a istituti comprensivi differenti
in modo da favorire la partecipazione di più
scuole.
·
un gruppo di
valutatori esterni (max 3 persone) per il
monitoraggio dell’intero progetto. I valutatori
esterni a loro volta potranno avvalersi delle
competenze di collaboratori locali da scegliersi
presso gli Uffici Scolastici Regionali, gli
IRRSAE, le Università.
5.5
Risultati attesi
Il
progetto mira ad ottenere i seguenti risultati::
a)una
documentazione delle esperienze realizzate dalle
scuole per effetto del Progetto Orientamento (D.M.
31/10/1996); b)l’implementazione delle
situazioni formative realizzate nelle scuole; c)la
formazione di dirigenti scolastici e di docenti in
tema di orientamento per il collegamento con le
scuole superiori e con il territorio.
5.6
Durata ed articolazione temporale
Il
Progetto si articolerà in due moduli di attività
che prevedono momenti comuni e momenti di lavoro
paralleli.
5.7
Risorse finanziarie
Per
il progetto sono state stanziate £. 300.000.000
affidate alla scuola media “Griffini” di
Casalpusterlengo (Lodi), responsabile del
coordinamento tecnico-organizzativo.
Diffusione
del piano e collegamento con altre iniziative
pregresse
Il
Piano delle azioni di formazione in servizio, a.
sc. 2000/2001, sarà oggetto di approfondimento
nel corso di un Convegno nazionale, previsto per
il mese di gennaio 2001, che ne evidenzierà gli
elementi di continuità con alcune delle
iniziative già realizzate dalla Direzione
Generale dell’Istruzione Secondaria di I grado.
Si
fa riferimento, in particolare, ai progetti
nazionali promossi e realizzati in collaborazione
con reti di scuole, università e centri di
ricerca (Progetto Copernico, Il Novecento e la
storia, Interfaccia scuola, Netform, Il clima
organizzativo, Progetto di Ricerca-Azione”
L’Istituto Comprensivo sperimentale: laboratorio
per l’innovazione”).
Si
fa riserva di inviare ai poli di documentazione i
materiali didattici prodotti nell’ambito delle
diverse attività realizzate, quale prima
dotazione dei poli stessi.
Monitoraggio
e valutazione dei progetti
Un
elemento di qualità comune a tutte le iniziative
che la Direzione Generale intende intraprendere è
rappresentato dal monitoraggio e dalla valutazione
delle singole azioni in termini di efficacia e di
efficienza. Il
monitoraggio, finalizzato alla predisposizione di
eventuali interventi correttivi in itinere e
all’acquisizione di elementi di conoscenza per
l’attuazione dell’azione finale di
valutazione, si configura come:
·
monitoraggio
del processo
·
monitoraggio
dei risultati
Il
monitoraggio del processo segue l’andamento
delle attività e accerta la corrispondenza al
percorso programmato e agli obiettivi perseguiti
delle azioni poste in essere Il monitoraggio dei
risultati verifica, in modo sistematico e
strutturato, i risultati complessivi
dell’intervento attuato relativamente agli esiti
formativi dei partecipanti, ai prodotti realizzati
e alla ricaduta sui processi organizzativi delle
scuole e sull’azione didattica.
In
ambito territoriale il monitoraggio si attua con
modalità e strumenti definiti autonomamente sulla
base di parametri generali di riferimento atti a
garantire omogeneità nella raccolta dei dati e
nella loro elaborazione.
Nell’affidare i fondi alle scuole per la
realizzazione delle diverse attività, si dovrà
tener conto che le somme assegnate a ciascun
Ufficio sono comprensive delle spese per il
monitoraggio.
Al
livello nazionale è affidato il compito di
individuare i parametri generali di riferimento
utili per lo svolgimento dell’azione di
monitoraggio e di valutare l’efficacia
complessiva dell’azione di formazione promossa,
pur nelle sue articolazioni settoriali.
Considerato
che la formazione assume un ruolo determinante nei
processi innovativi in atto e che il miglioramento
del servizio scolastico passa attraverso la
crescita professionale degli operatori della
scuola, si confida nella consueta collaborazione
per la realizzazione delle iniziative di
formazione.
|