Prot. n.1790 Piano Di
interventi e di finanziamenti per
l’integrazione degli alunni in situazione
di handicap - A.S. 2000-2001
PREMESSA
La presente
lettera circolare fornisce indicazioni in
merito alle iniziative volte alla piena
realizzazione dell’autonomia didattica,
organizzativa, di ricerca, sperimentazione e
sviluppo, promosse dalle istituzioni
scolastiche per l’integrazione degli
alunni in situazione di handicap, nel quadro
del nuovo assetto organizzativo ed
ordinamentale definito dagli artt.11 e 21
della legge n.59/97 e successiva normativa
di attuazione (D.L.vo n.300/99, concernente
le norme per la razionalizzazione, il
riordino dell’amministrazione centrale e
periferica dello Stato, e successivo D.M
n.301/99, relativo alla sperimentazione di
strutture organizzative funzionali
all’autonomia delle istituzioni
scolastiche ed ai relativi processi di
riforma ; D.P.R.n.275/99 , recante norme in
materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche).
Dette iniziative
si inseriscono, pertanto, tra gli interventi
prioritari definiti dal punto 1 - lettera a)
della Direttiva n.175 del 28 giugno 2000 e
si avvalgono, oltre che degli stanziamenti
già iscritti in bilancio, di specifici
finanziamenti previsti dalla legge
n.62/2000, concernente norme per la parità
scolastica e disposizioni sul diritto allo
studio ed all’istruzione, e dalla Legge
n.69/2000 per l’integrazione degli alunni
handicappati, con particolare riferimento a
quelli con handicap sensoriale.
Pertanto, in
continuità e ad integrazione delle
indicazioni fornite con lettera circolare
n.194/2000, la presente nota intende fornire
il quadro complessivo di attività
programmabili e finanziabili per il corrente
anno scolastico.
1.
INTERVENTI DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
E
RELATIVI FINANZIAMENTI
L’attuazione
dell’autonomia didattica e organizzativa
consente per gli alunni e le alunne in
situazione di handicap nuove opportunità
per una migliore integrazione e
personalizzazione dei processi di
insegnamento - apprendimento.
In particolare la
flessibilità didattica e organizzativa
(articolazione dei gruppi e delle classi,
moduli curricolari, flessibilità del tempo
scuola) e la corresponsabilità di tutte le
componenti scolastiche nella predisposizione
del Piano dell’Offerta formativa, nel
quale inserire l’integrazione degli alunni
in situazione di handicap, costituiscono
cambiamenti significativi nella politica per
l’integrazione.
In quest’ottica
gli interventi di integrazione scolastica,
previsti dalla Legge n.104/92, assumono una
particolare rilevanza per la vita della
scuola. I relativi finanziamenti, seppure
finalizzati ad iniziative specifiche per gli
alunni in situazione di handicap, integrano
la dotazione finanziaria di ciascuna
istituzione scolastica in una logica di
budget.
Pertanto, per
l’esercizio finanziario 2000, si intende
favorire una più coerente pianificazione
degli specifici interventi finanziari, con
una logica analoga a quella adottata dalla
citata Direttiva in applicazione della Legge
440/97 e dalla connessa Lettera Circolare
n194/2000.
Si riporta il
prospetto complessivo dei finanziamenti
previsti per l’esercizio finanziario 2000:
a)
L. 4.000.000.000 per gli interventi
di sperimentazione metodologico - didattica
(fondi provenienti dalla L. 104/92)
b)
L. 11.416.050.000 per progetti di
integrazione e formazione, previsti dalla L.
69/2000 (art.1 comma 2) pari al 45% dello
stanziamento complessivo previsto per il
2000 ad incremento del Fondo proveniente
dalla Legge n.440/97.
c)
L. 7.000.000.000 (L.n.62/2000
“Norme per la parità scolastica e
disposizioni sul diritto allo studio ed
all’istruzione”)
d)
L. 8.212.426.000 per attrezzature
tecniche, sussidi didattici ed ogni forma di
ausilio tecnico, (fondi provenienti dalla
legge n.104/92)
e)
L. 2.000.000.000 per le attività dei
GLIP, (provenienti dalla L. 104/92)
f)
L. 4.542.000.000 per la formazione
del personale in servizio, (fondi
provenienti dalla L. 104/92).
I finanziamenti
sono suddivisi per diversi centri di spesa,
ad eccezione della voce e) assegnata al
Centro di responsabilità dell’Istruzione
Classica.
1.1
Finanziamenti per la qualità
dell’integrazione (sperimentazione
metodologico-didattica )
Per le iniziative
di sperimentazione metodologico-didattica
(cap.2181,2480,2881,3181,3481, 4181,4481) è
previsto uno stanziamento complessivo di £.
11.816.050.000=, pari alla somma della voce
a) e di parte della voce b) pari a £
7.816.050.000= (Tabella A).
·
L’importo di £.11.816.050.000=
va considerato come un complesso unitario di
spesa, che servirà ad integrare il budget
delle scuole in relazione alla presenza di
alunni in situazione di handicap. I
Provveditori agli studi destineranno il 75%
dell’importo iscritto a ciascun centro di
responsabilità direttamente alle scuole,
sulla base del numero degli alunni in
situazione di handicap iscritti nell’anno
scolastico 1999/2000. Si segnala che un
maggior finanziamento (circa il 20% in più
per alunno) è stato assegnato:
·
alla scuola dell’infanzia,
per favorire l’accoglienza e una positiva
prima integrazione;
·
agli ordini della scuola
secondaria superiore, per meglio garantire
il completamento degli studi nella scuola e
la connessione con il successivo processo di
integrazione (i cosiddetti “progetti di
vita”).
·
Il restante 25% del
finanziamento sarà utilizzato dai
Provveditori agli Studi. Per le regioni
Liguria, Lombardia e Toscana, a seguito
della registrazione dei decreti istitutivi
dei rispettivi Uffici Scolastici Regionali
Sperimentali, comunicata con nota prot. n.
377 del 6 ottobre u.s., il 25% sarà
accantonato dai Provveditori agli Studi
delle rispettive regioni ed utilizzato
nell’ambito di strategie complessive e
coordinate dai rispettivi Dirigenti dei
predetti Uffici Scolastici Regionali
Sperimentali .
Il 25% sarà
utilizzato per le seguenti iniziative:
·
di riequilibrio di situazioni
verificatesi a seguito della costituzione di
Istituti comprensivi o di Istituti di
istruzione secondaria superiore composti da
ordini diversi
·
di perequazione e di supporto
alle situazioni che presentino particolari
complessità e difficoltà
nell’integrazione
·
di costituzioni di reti di
scuole o, preferibilmente, di centri
territoriali misti tra scuola, enti locali e
associazionismo, che operino nel territorio
come poli di informazione, scambio,
formazione, documentazione funzionali
all’integrazione.
Le operazioni
contabili, afferenti alla realizzazione
delle attività di integrazione previste dal
piano dell’offerta formativa di ciascuna
istituzione scolastica. potranno prevedere
le seguenti tipologie di spese:
A.
Spese di progettazione, valutazione e
documentazione delle iniziative
B.
Spese per il personale (tutte le
componenti, compreso il personale A.T.A.) e
per gli esperti esterni, per questi ultimi
si fa rinvio alle disposizioni contenute
nella C.M.n.446/98;
C.
Spese di funzionamento e di gestione
D.
Convenzioni con enti esterni,
associazioni, enti locali, istituzioni
universitarie etc.
Le determinazioni
in merito all’utilizzazione del 25%
verranno assunte dai Provveditori agli
studi, sulla base delle indicazioni dei GLIP.
In questa fase di progressiva modifica
dell’assetto organizzativo appare
auspicabile che i GLIP si raccordino con i
Nuclei di supporto all’autonomia o con gli
altri snodi territoriali, previsti dalla
Lettera circolare n.194/2000. Le azioni
finanziate con la quota del 25% dovranno
essere affidate alle scuole o alle reti di
scuole attraverso “patti di responsabilità”,
che definiscano gli impegni che la scuola o
le scuole intendono assumere e le attese del
soggetto erogatore.
1.2
Finanziamenti per le attrezzature
didattiche destinate all’integrazione
degli alunni disabili
Lo stanziamento
complessivo di £.8.212.426.000=, destinato
all’acquisto di attrezzature, sussidi ed
ogni forma di ausilio didattico, è
ripartito per i diversi centri di spesa (
Capp. 7350, 7450, 7550, 7650, 7750, 8050 -
8150) e sarà utilizzato dai Provveditori
agli Studi - analogamente ai fondi per la
sperimentazione metodologico didattica -
nella misura del 75% per finanziare le
scuole e per la restante quota del 25% per
azioni perequative e di supporto alle
singole istituzioni scolastiche o alle reti
di scuole.(Tabella B)
Per le Regioni
Liguria, Lombardia e Toscana si richiamano
le disposizioni già previste per i
finanziamenti relativi alla sperimentazione
metodologico-didattica, di cui al paragrafo
1.1. della presente lettera circolare.
Si confermano,
inoltre, le finalità di utilizzo dei
predetti finanziamenti (acquisto, prestito,
locazione, uso di attrezzature, sussidi e
ausili etc.) già indicate nell’allegato
alla nota dell’Ufficio Studi
prot.n.3716/H/10 del 4 agosto 1999, relativa
alle somme stanziate nell’esercizio
finanziario 1999.
Con successiva
comunicazione saranno forniti gli standard
tecnologici degli ausili destinati
all’integrazione degli alunni disabili.
In sostanza tra i
finanziamenti previsti dal paragrafo 1.1 e
quelli previsti dal paragrafo 1.2 le scuole
dell’autonomia riceveranno in una logica
di integrazione del budget di istituto £.20.028.000.000=,
da intendersi come investimenti che rendano
possibile realizzare nei POF attività di
integrazione nel quadro della flessibilità
di ogni scuola.
1.3
- Finanziamenti per l’eccellenza,
la ricerca, la comunicazione
La quota residua
del finanziamento, previsto dalla Legge
69/2000, art.1comma 2, pari a
L.3.600.000.000, verrà così utilizzata:
a)
£.2.600.000.000= per la promozione e
lo sviluppo della ricerca sulla didattica
dell’integrazione, per la valorizzazione
delle esperienze di eccellenza, per la
diffusione, anche via telematica, delle
migliori esperienze didattiche, per il
monitoraggio dei processi di integrazione.
b)
£.1.000.000.000= ad integrazione del
finanziamento per le attività di
formazione, di cui al punto f) del paragrafo
1 .
Con il
finanziamento di cui al punto a) del
presente paragrafo si intendono promuovere e
finanziare iniziative che rivelino le
capacità progettuali delle istituzioni
scolastiche in modo da favorire attività di
ricerca didattica sull’integrazione degli
alunni.
In particolare,
le scuole troveranno, dal prossimo mese di
novembre, nel sito della Biblioteca di
Documentazione Pedagogica di Firenze -
Sistema GOLD - due finestre :
·
la prima dedicata alla
raccolta multimediale delle esperienze
didattiche maggiormente significative e già
realizzate;
·
la seconda destinata alla
raccolta multimediale di azioni di ricerca
didattica e metodologica, di strumenti, di
strategie, in corso o in fase di
progettazione, utili a migliorare il
successo formativo degli alunni disabili.
Le scuole che
ritengono di aver prodotto esperienze
significative o di avere in atto ricerche
didattiche possono inserire nel sistema Gold
della BDP i loro prodotti, seguendo le
istruzioni telematiche , entro e non oltre
il 30 novembre 2000.
Il Comitato
tecnico nazionale dell’Osservatorio
sceglierà le esperienze migliori da
inserire nel Portale Web. Alle scuole
prescelte verrà corrisposto un contributo
finanziario non inferiore a L. 5.000.000.
In relazione ai progetti di ricerca,
il Comitato tecnico sceglierà quelli di
particolare valore scientifico, valutando i
finanziamenti da assegnare loro. Le scuole
che saranno finanziate per la ricerca,
dovranno impegnarsi a fornire i risultati
della stessa, affinché questi vengano messi
in circolazione attraverso il Portale Web.
Il Comitato
tecnico dell’Osservatorio esaminerà la
documentazione multimediale concernente sia
le esperienze didattiche che le attività di
ricerca , valutandole al fine del loro
inserimento nel Portale WEB.
I criteri
prioritari per le scelte delle ricerche
saranno i seguenti:
·
coerenza scientifica della
ricerca e della ricerca-azione;
·
presenza di più soggetti
coinvolti nella ricerca (reti di scuole,
reti con altri centri di ricerca, ecc..);
·
la trasferibilità degli
esiti;
·
la produzione di materiali,
procedure didattiche, strategie di
integrazione che abbiano possibilità di
essere messe in circolazione.
Il Portale Web,
in via di realizzazione, assicurerà alle
scuole :
·
una banca dati sulla normativa
in materia
·
la raccolta di buone pratiche
di integrazione provenienti dalle scuole
·
l’informazione su
tecnologie, software, materiali, compresa la
pubblicazione degli standard tecnologici -
l’informazione e la connessione con sedi,
associazioni, terzo settore, sedi di ricerca
sull’integrazione dell’handicap.
Inoltre, verrà
svolto uno specifico monitoraggio delle
azioni di integrazione nell’ambito
dell’autonomia, in stretta connessione con
quello complessivo previsto per la Legge
440/97.In particolare, nel monitoraggio
delle 1000 scuole realizzato dagli IRRSAE,
si potranno rilevare anche gli effetti dei
finanziamenti, qui complessivamente
previsti, con particolare attenzione a
quelli stabiliti dalla Legge 69/2000.
2.
ATTIVITA’ DEI GLIP
A livello locale,
la riforma del Ministero obbliga ad un
ripensamento delle strutture di servizio per
l’integrazione dell’handicap
nell’ottica del nuovo sistema di
responsabilità.
In questa fase di
transizione è opportuno che i diversi
livelli territoriali predispongano azioni di
studio e proposte di riorganizzazione
conseguenti al processo più complessivo di
riordino dei servizi, nella logica del
supporto e della consulenza, tenendo conto
del nuovo livello regionale di governo e
pianificazione del servizio scolastico.
A tale proposito i
GLIP sono le strutture che meglio dovranno
essere ridefinite nel nuovo contesto.
A tale riguardo l’annuale relazione
sulle attività dei GLIP, prevista
dall’art.15 della L.n.104/92 e dal D.M.
applicativo n.122 dell’11.4.1994 art.4
punto f) - invio entro il 15 dicembre di
ogni anno - dovrà essere finalizzata a
fornire notizie ed indicazioni sui seguenti
punti:
1.
Attività istituzionale
effettivamente svolta
2.
Collaborazione tra GLIP e Nuclei per
l’Autonomia
3.
Modalità di utilizzo dei fondi, con
particolare attenzione alla quota del 25%
destinata ad attività di perequazione
4.
Proposte operative di revisione dei
GLIP in relazione alla riforma
dell’Amministrazione.
Per l’esercizio
finanziario 2000, per le attività dei GLIP
verranno dati finanziamenti complessivi pari
a L. 1.700.000.000,
distribuiti in relazione alle diverse
dimensioni demografiche (Tabella C); mentre
L. 300.000.000
rimarranno a livello nazionale per
iniziative di studio e di incontri nazionali
con i GLIP in ordine alla ridefinizione dei
sistemi di supporto territoriali e
nazionali.
3.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Partendo dal
presupposto della centralità della
posizione dell’insegnante nel processo di
formazione, si ritiene utile fornire qui di
seguito, alcune indicazioni riferite sia
all’azione delle politiche
dell’integrazione , sia alle misure di
accompagnamento che dovranno comunque
affiancare tale tipo di azione.
Nella
consapevolezza che la formazione costituisce
il punto nodale di tutti i processi di
cambiamento e di riforma, appare proficuo
ricordare che ogni azione di formazione ,
per essere veramente efficace, ha bisogno di
essere accompagnata da misure che
chiariscano le modalità di certificazione
delle competenze, il monitoraggio dei
processi e dei risultati ed, infine, la
valutazione degli esiti.
Appare, inoltre,
utile considerare che in tutti i processi di
formazione, dovrà essere perseguita la
ricerca di un modello integrato, in grado di
riflettere e mettere in relazione, appunto,
i vari modelli di formazione.
Alla luce delle considerazioni fin
qui esposte ed in relazione alle risorse a
disposizione, si forniscono qui di seguito
indicazioni sulle linee di lavoro che si
intendono attuare nel prossimo futuro:
·
formazione dei docenti di
sostegno
Anche per l’a.s.
2000/2001, verranno riproposti i corsi di
alta qualificazione per far fronte a
specifiche esigenze di acquisizione di
tecniche comunicative per non udenti e per
non vedenti, ovvero di particolari strategie
e tecniche pedagogiche e didattiche mirate
all’integrazione di alunni in situazione
di handicap mentali, impiego di tecnologie,
costruzione di percorsi scuole lavoro,
tirocini formativi e di orientamento,
didattiche cooperative di mutuo
insegnamento. Per ulteriori approfondimenti
in merito ed informazioni di dettaglio può
essere fatto riferimento alla Circolare prot.
577/D dell’11-07-2000.
Si ricorda, ad ogni buon fine, che le
richieste di autorizzazione per nuovi corsi
devono pervenire entro e non oltre il
16-10-2000.
·
Corso pluriennale di
specializzazione per gli insegnanti di
sostegno destinato al personale già in
servizio con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato (art. 7 D.I. 460/98).
La proposta è
indirizzata ai docenti che sono già in
servizio e tiene conto dell’esperienza già
accumulata nel corso della carriera.
La struttura
modulare del corso, infatti, consente ai
corsisti di accumulare i crediti via via
acquisiti e di utilizzarli in relazione ad
un curriculum che ciascuno può
personalmente costruire in base alle
personali disponibilità di tempo e di
interessi.
Il percorso è
costituito da sette moduli a cui occorre
aggiungere un ulteriore modulo finalizzato
all’assunzione di specifiche competenze
nel linguaggio dei ciechi e dei sordi.
In merito ai
corsi di cui sopra si ipotizza che possano
essere avviati entro il corrente anno quei
progetti che alla data attuale hanno già
visto una loro prima formulazione organica.
Tenuto conto del
rilievo della presente circolare, si
invitano le SS.LL. a darne la più ampia e
tempestiva diffusione.
A tal riguardo
si segnala che con nota prot n. 1758 del 13
ottobre u.s. sono state promosse Conferenze
interregionali di Servizio, per presentare i
contenuti della presente lettera circolare e
raccogliere contributi e proposte.
IL DIRETTORE GENERALE
(F.to Cosentino)
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