ISPETTORATO
PER
L'ISTRUZIONE
ARTISTICA
Circolare
Ministeriale
n. 279 Roma,
15
dicembre
2000
Progetto
speciale
musica
laboratori
musicali
attività
a.s.
1999 /
2000
PREMESSE
GENERALI
Dall’anno
scolastico
1998/’99
sono
state
attivate
esperienze
di
diffusione
della
cultura
musicale
nelle
scuole
di ogni
ordine e
grado al
fine di
introdurre
nei
percorsi
scolastici,
sia pure
in
ambiti
extra-curricolari,
un’attività
che può
contribuire
significativamente
ad una
crescita
più
equilibrata
della
personalità
complessiva
degli
alunni
alla
quale
non
possono
restare
estranee
le
valenze
formative
dei
linguaggi
non
verbali
cui sono
connessi
essenziali
momenti
di
comunicazione
e di
socializzazione.
Con tali
esperienze
si vuole
guardare
al
fenomeno
musicale
come
momento
educativo
restando
estranea
al
progetto
ogni
finalità
di tipo
professionalizzante
incentrato
sulla
pratica
strumentale
individuale.
Il
“Progetto
speciale
musica”,
peri il
suo
carattere
di
potenziale
generalità
e
trasversalità,
suscettibile
di
interessare
scuole
di ogni
ordine e
grado,
non ha
connessioni
dirette
con
l’indirizzo
musicale
la cui
introduzione,
nel
segmento
dell’istruzione
secondaria
superiore,
è
prevista
dalla
legge di
riforma
dei
cicli
scolastici
con
obiettivi
formativi
ancora
in via
di
definizione
ma,
comunque,
con
caratterizzazioni
progressivamente
specialistiche
derivanti
dalla
natura
di
“indirizzo”.
Tuttavia
i
concomitanti
processi
di
riforma
dei
Conservatori
di
musica
innescati
dalla
legge 21
dicembre
1999, n.
508, al
cui
esito
gli
stessi
si
trasformeranno
in
istituzioni
post-secondarie
deputate
alla
cura
dell’alta
formazione
musicale,
introducono
un
quadro
di
esigenze
nuovo
nei
percorsi
della
scuola
di base
e
dell’istruzione
secondaria.
Occorrerà
infatti
individuare
momenti
formativi
musicali
che
possano
essere
adeguatamente
propedeutici
a quelli
di alta
formazione
.
Fermo
restando
che la
risposta
ordinamentale
al
mutato
scenario
degli
studi
musicali
è
demandata
all’attuazione
della
legge n.
30/2000,
i
laboratori
musicali
vengono
a
caricarsi
di nuove
valenze
in
quanto
idonei a
favorire
la
diffusione
di una
cultura
diffusa
del
settore
che
contribuisce
a
fornire
utili
indicazioni
di
percorso
e ad
identificare
istituzioni
che per
progettualità
espressa
ed
esperienze
attivate
potrebbero
costituire
un primo
nucleo
dei
futuri
assetti
ordinamentali.
ADEMPIMENTI
DEI
PROVVEDITORI
AGLI
STUDI
Nel
complessivo
quadro
di
riferimento
dianzi
delineato
si
inserisce
il piano
di
attività
per la
prosecuzione
del
Progetto
Musica
nell’anno
scolastico
in
corso.
Nel
richiamare
integralmente
gli
indirizzi
e le
linee
operative
fornite
con le
precedenti
circolari
n. 198
del 6
agosto
1999 e
n. 30
del 3
febbraio
2000, si
ribadiscono
in
questa
sede
alcuni
aspetti
fondamentali
che
l’esperienza
ha
evidenziato
essere
meritevoli
di
approfondimento
e che
debbono
presiedere
alla
delicata
opera di
selezione
delle
scuole
cui
destinare
i
finanziamenti
previsti
per
l’inserimento
nel
progetto.
La
scelta
affidata
ai
Provveditori
agli
studi,
nell’ambito
della
loro
piena
autonomia
decisionale,
risulterà
essere
particolarmente
delicata
in
quest’anno
scolastico
in
quanto
sarà
possibile
istituire
solo un
altro
laboratorio
musicale
in
ciascuna
Provincia
Al
riguardo
si
comunica
che è
in corso
di
perfezionamento
il
decreto
dirigenziale
che
impegna
la
complessiva
somma di
£.4.000.000.000
(quattromiliardi)
ed
assegna
a
ciascuna
delle
SS.LL.
£.
40.000.000
da
destinare
alla
scuola
che,
sulla
base del
progetto
allo
scopo
formulato,
sarà
individuata
come
destinataria
del
finanziamento.
Entro
il
prossimo
15
gennaio
2001 le
dipendenti
istituzioni
scolastiche
dovranno
presentare
i
progetti
istitutivi
del
laboratorio
musicale
sulla
cui base
le
SS.LL.,
avvalendosi
di tutti
i
supporti
tecnico
-valutativi
ritenuti
necessari
ed
opportuni,
opereranno
le
proprie
scelte
avendo
come
parametri
di
riferimento
valutativo
tutti
gli
indicatori
contenuti
nelle
circolari
sopracitate.
In
quegli
ambiti
territoriali
nei
quali
sussista
la
presenza
di
risorse
umane
appartenenti
al corpo
ispettivo
tecnico
sarà
utile e
gradito
il
relativo
coinvolgimento
nell’esame
dei
progetti
quale
momento
istituzionale
che non
può
rimanere
estraneo
a scelte
che
incidono
sull’assetto
funzionale
delle
scuole
operanti
sul
territorio.
Pur
essendo
richiamati
in toto
i
criteri
precedenti
che
debbono
costituire
parametro
valutativo,
si
ritiene
opportuno
richiamare
quelli
che,
nell’ottica
nazionale
del
progetto
musica,
debbono
ritenersi
assolutamente
essenziali
e, come
tali,
derogabili
solo in
presenza
di
circostanze
eccezionali
da
motivare
adeguatamente:
·
indivisibilità
della
somma di
£.40.000.000
individuata
come
minimo
indispensabile
per
l’attivazione
del
laboratorio;
·
previsione,
nel
progetto,
di
collegamento
in rete
con
altre
scuole
al fine
di
ottenere
un
moltiplicatore
di
esperienza;
·
presenza
di una
disponibilità
di altri
soggetti,
privati
o
pubblici,
ed in
particolare
degli
enti
locali a
supportare
l’esperienza,
anche
finanziariamente
, al
fine di
acquisire
fondate
aspettative
in
ordine
alla
corretta
prosecuzione
dell’esperienza
negli
esercizi
successivi
a quello
di
attivazione;
·
presenza
di una
risorsa
umana
qualificata
e
tendenzialmente
stabile
con
conoscenze
in campo
musicale
, ma
anche
dotata
di
competenze
relazionali
ed
organizzative.
Come già
esposto
nella
circolare
n. 30
del
3.2.2000
la
presenza
di una
rete di
scuole
coinvolte
nel
progetto
consente
una
sinergia
fra
risorse
umane
dotate
di
diverse
abilità
dalla
cui
azione
comune
il
progetto
non può
che
ricevere
garanzie
di
migliore
andamento;
·
collocazione
territoriale
idonea
ad
evitare
concentrazioni
che
sarebbero
antitetiche
al fine
perseguito
della
massima
possibile
diffusione
delle
esperienze
laboratoriali;
·
chiarezza
negli
obiettivi
formativi
del
progetto
cui deve
essere
estraneo
ogni
intento
professionalizzante
dovendo
essere
privilegiati
gli
aspetti
formativi
ed
educativi
generali.
Dopo
la
presentazione
dei
progetti
le SS.LL.
effettueranno
le loro
scelte
non
oltre il
31
gennaio.
Al
riguardo
si
ritiene
opportuno
chiarire
che il
laboratorio
musicale
può
essere
attivato
anche in
momenti
di
avanzato
inizio
dell’anno
scolastico
in
quanto
la sua
natura
extracurricolare
non crea
particolari
problemi
di
interferenza
con le
restanti
attività
didattiche.
Il pieno
inserimento
coordinato
delle
attività
del
laboratorio
musicale
nel
generale
piano
dell’offerta
formativa
sarà
realizzato
nell’anno
scolastico
successivo.
ATTIVITA’
COLLATERALI
AL
PROGETTO
MUSICA
I
cento
laboratori
che
saranno
istituiti
in
questo
anno
scolastico
andranno
ad
aggiungersi
ai 280
già in
funzione,
raggiungendo
così
l’entità
di circa
400 che
comincia
a
divenire
ragguardevole.
La
scelta
operativa
di
limitare
a cento
le
esperienze
attivabili
non è
dovuta
soltanto
alla
diminuzione
delle
risorse
finanziarie
destinate
al
Progetto
musica,
decremento
d’altronde
comune
anche ad
altre
iniziative,
ma anche
alla
necessità
di
finanziarie
una
serie di
attività
collaterali
rese
indispensabili
dalle
dimensioni
raggiunte
dall’esperienza
ed ancor
più
indispensabili
se
riguardate
nella
prospettiva
di
un’ulteriore
espansione.
Ci
si
intende
riferire
alle
attività
di
formazione,
valutazione,
documentazione
ed
elaborazione
di
modelli
operativi
desunti
dalle
esperienze,
che
rispondono
ad una
corretta
logica
sistemica
e
costituiscono
esigenza
diffusamente
rappresentata
dagli
operatori
coinvolti.
Ciò
ha
indotto
a
destinare
una non
irrilevante
quota
delle
complessive
risorse
finanziarie
disponibili
ad
iniziative
ritenute
idonee a
venire
incontro
a queste
ulteriori
esigenze
scaturite
dal
progetto
per
fornire
allo
stesso
quei
supporti
che ne
possano
favorire
una
piena ed
efficace
crescita.
Per
ciascuna
delle
aree di
intervento
collaterale
sono
stati
individuati
i
soggetti
istituzionali
incaricati
di
espletare
le
relative
attività
che
saranno
di volta
in volta
portate
a
conoscenza
delle
istituzioni
scolastiche
interessate.
Per una
più
efficace
circolarità
delle
notizie
e delle
esperienze
si porta
a
conoscenza
delle
SS.LL. e
delle
scuole
sedi di
laboratorio
musicale
il ruolo
attribuito
a
ciascuno
dei
soggetti
istituzionali
commissionari
delle
attività
al fine
di
fornire
punti di
riferimento
precisi
per
ciascuna
area
funzionale;
si
tratta,
evidentemente,
di
momenti
di
riferimento
di
livello
nazionale
che non
escludono
un’interazione
coordinata
con
analoghe
iniziative
di
carattere
locale:
·
formazione
ed
aggiornamento
degli
operatori
scolastici
coinvolti
nelle
attività
dei
laboratori
musicali
ed in
particolare
dei
coordinatori
degli
stessi.
Tale
attività
è stata
affidata
all’I.R.R.S.A.E.
della
Toscana
organo
che
assume
il
coordinamento
degli
altri
analoghi
istituti
di
ricerca.
·
iniziative
idonee
ad
elaborare
modelli
di
attività
dei
laboratori,
non in
astratto
ma come
momento
di
sintesi
scientifica
delle
attività
desunte
dalle
esperienze
fin qui
condotte.
Il
coordinamento
di tali
attività
è
affidato
alla
Fondazione
IDIS-Città
della
Scienza
di
Napoli;
·
attività
di
raccolta
documentale
delle
esperienze,
per la
costituzione
di una
banca
dati che
possa
consentire
ampia
circolarità
delle
notizie
e punto
di
riferimento
per
l’elaborazione
di
progettualità
sempre
più
complete:
Il ruolo
è
assunto
dalla
Biblioteca
di
documentazione
pedagogica
di
Firenze:
·
attività
di
valutazione
delle
attività
espletate
di cui
risulta
affidatario
il
Centro
Europeo
dell’Educazione
che ha
elaborato
apposito
progetto
denominato
VALMUSS.
IL
CAPO
DELL’ISPETTORATO
PER
L’ISTRUZIONE
ARTISTICA
Sergio
Scala
|