Tecnologie

 Normativa

ALLEGATO A
ALLEGATO B
ALLEGATO C
Circolare Ministeriale
ALLEGATO D
ALLEGATO D1
ALLEGATO D2 23 dicembree 1997, n. 908

Roma, 24 dicembre 1997

 

Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche 1997-2000 PROGETTI SPECIALI FINALIZZATI



Il programma di sviluppo delle tecnologie didattiche, diffuso con la C.M. n. 282 del 24.4.97, espone ed articola i progetti generali, i progetti speciali finalizzati ed i progetti pilota, iniziative tutte concorrenti alla introduzione delle tecnologie multimediali ed alla loro utilizzazione nell'insegnamento

Completato l'iter relativo alla localizzazione dei progetti 1A e 1B, è possibile procedere alla attivazione del progetto speciale finalizzato per l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare che intende offrire un particolare sostegno ai docenti elementari impegnati nell'insegnamento linguistico. Con Decreto Dirigenziale del 12.12.97 si è provveduto a ripartire la complessiva somma di £. 3.600.000.000= utilizzando i medesimi criteri di ripartizione del
progetto 1A e ad accreditare, a favore delle SS.LL., la somma da destinare alle scuole elementari delle rispettive province in ragione di un finanziamento di £.2.000.000= per ciascuna scuola

Il documento tecnico allegato alla presente individua in modo analitico le condizioni operative necessarie per il buon esito qualitativo del progetto e contiene inoltre un ragionata scheda di analisi del software didattico con la indicazione, a titolo esemplificativo, di alcuni prodotti multimediali censiti da una Commissione di esperti.

INDICAZIONI GENERALI

Il progetto speciale si innesta su progetti generali già attivati dei quali, come si evince dalla titolazione, costituisce una specificazione.

Ogni singolo progetto speciale finalizzato all'insegnamento della lingua straniera riceve una quota di finanziamento di £. 2.000.000= da destinare sia all'acquisto di software specifico da parte delle singole scuole sia ad una azione di formazione dei docenti che, come specialisti o come specializzati, impartiscono l’insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.

Tale azione formativa sarà ovviamente aggiuntiva rispetto alla formazione di base prevista per la partecipazione al progetto 1A e sarà mirata in modo particolare alle esigenze connesse con l'insegnamento della lingua straniera. Le azioni di formazione si gioveranno, nel quadro delle indicazioni generali fornite per il progetto 1A del supporto dei gruppi provinciali per la lingua straniera.

Ai fini della individuazione delle scuole elementari da coinvolgere nel progetto nella attuale fase di avvio dei progetti speciali finalizzati, nel numero corrispondente alle quote di finanziamento assegnato, le SS.LL. vorranno prioritariamente richiedere l'adesione dei circoli didattici a cui è stato assegnato il progetto 1B e nel caso di mancanza totale o parziale di progetti 1B sul territorio richiedere l'adesione dei circoli titolari dei progetti 1A.

Ulteriore criterio di preferenza - da utilizzare ovviamente nel caso in cui il numero delle richieste di partecipazione al progetto sia superiore al numero delle quote assegnate - sarà costituito dal coinvolgimento nella formazione di un numero di docenti adeguato rispetto alle esigenze dell’insegnamento della lingua nelle classi coinvolte.

I docenti che partecipano al progetto, dopo aver concluso la prima fase di alfabetizzazione collegata al progetto 1.A, affrontano lo studio e la conoscenza del software acquistato fino ad impadronirsi pienamente delle sue regole d'uso e ad individuarne tutte le opportunità didattiche.
Questa fase rappresenta un momento molto importante del progetto perché consente a ciascun insegnante di mettere a fuoco le modalità didattiche più idonee per utilizzare il software anche con gli alunni verificando così la possibilità di conseguire le finalità che ci si ripromette di ottenere e gli
obiettivi concreti che si intende raggiungere. In un contesto di unitarietà del progetto speciale l'acquisto del software didattico viene quindi collocato in un quadro di formazione che può occuparsi anche:

di possibile produzione di ipertesti da parte degli insegnanti stessi;

di uso indirizzato della navigazione per il reperimento di tutte le risorse in rete;

di uso di programmi finalizzati all'apprendimento della lingua;

di metodologie riguardanti non solo la lettura del software, ma anche la sua scomposizione e ricomposizione.

Le SS.LL., raccolte e selezionate secondo i criteri suggeriti le richieste dei circoli, determineranno le singole scuole prescelte per il primo avvio del progetto speciale finalizzato nel numero esattamente corrispondente alle quote di finanziamento rispettivamente assegnate e invieranno l'elenco completo delle scuole - insieme alla scheda descrittiva di cui all'azione 1 del monitoraggio
- alla Direzione Generale scrivente ed al Comitato tecnico per il Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche presso la Direzione Generale Istruzione Tecnica.

GUIDA PER L 'ACQUISTO DEL SOFTWARE

La Commissione di esperti che, presso la Direzione Generale Istruzione Elementare ha esaminato e analizzato un campione, numericamente congruo, di software didattico disponibile e particolarmente indirizzato all'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare, sulla base di tale lavoro di censimento ha redatto una scheda di rilevazione che si allega perché sia
trasmessa a tutte le scuole ammesse a partecipare al progetto. Tale scheda intende costituire una guida alla lettura, alla analisi ed alla valutazione del software esistente sul territorio che ogni singola scuola intenderà acquistare.

INDICAZIONI SPECIFICHE

Relativamente alle procedure di acquisto ed alla individuazione di tutte le condizioni per la operatività del progetto speciale, si fa completo riferimento alle indicazioni di carattere generale già fornite ed in particolare alle indicazioni procedurali contenute nella sopra citata Circolare n. 282 del 24.4.97. Poiché il programma di cui si tratta é relativo  ll'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare, le SS.LL., per ogni ulteriore necessità di sostegno ed
orientamento potranno riferirsi, oltre che ai ricordati centri provinciali per la lingua straniera, al gruppo nazionale di studio per la lingua straniera nella scuola elementare. (Il Direttore Generale)


IL SOFTWARE DIDATTICO PER LA LINGUA STRANIERA

1 - La multimedialità in classe con l'insegnante di lingua straniera

E' convinzione diffusa che l'uso dei mezzi multimediali nell’insegnamento della lingua straniera rappresenti un mezzo efficace per favorirne il successo, in quanto:

rende l'attività scolastica più accattivante per gli alunni;

permette un'offerta più ricca di materiali di lavoro;

consente di organizzare meglio percorsi di apprendimento individualizzato,

favorisce l'apprendimento che viene sollecitato più efficacemente dalla pluralità dei media utilizzati;

costituisce una risorsa in più a favore degli alunni che hanno difficoltà a seguire l'attività didattica abituale.

Inoltre, le prospettive di sviluppo della comunicazione telematica fanno intravedere per il futuro un ambiente educativo nel quale potrà essere meglio realizzato l'apprendimento cooperativo, lo scambio delle conoscenze con molti soggetti esterni, l'accesso immediato ad un numero molto elevato di informazioni relative agli argomenti più diversi.

In questo ambiente viene esaltato il ruolo dell'insegnante facilitatore dell'apprendimento, come colui cioè che ha come compito precipuo quello di organizzare l'attività didattica, di motivare i bambini al lavoro, di controllare i loro progressi, di suggerire e assegnare gli obiettivi e di valutare le mete conquistate.

Le condizioni che è necessario realizzare nella scuola per raggiungere risultati di qualità riguardano soprattutto due aspetti:

a - La preparazione e la competenza dei docenti, i quali, disponibili a riconsiderare continuamente in modo critico il proprio modo di insegnare la lingua straniera, per arricchirlo, trasformarlo e renderlo più efficace, troveranno naturale acquisire una competenza di base nell'uso dei computer per sfruttarne le possibilità nell'insegnamento. L'alfabetizzazione minima iniziale, sufficiente per affrontare in autonomia le prime esperienze, dovrà divenire con il tempo una sicurezza e una risorsa per l'attività di tutta la classe.

L'introduzione di mezzi multimediali comporterà l'esigenza di riorganizzare e di articolare diversamente l'attività didattica della classe per trarre tutti i vantaggi dalla disponibilità di strutture, postazioni e materiali, per rispondere adeguatamente alle esigenze degli alunni e a quelle del curricolo da affrontare.

Sarà loro indispensabile, infine, anche sia la capacità di valutare le offerte commerciali di software in modo da poter effettuare scelte avvedute che la conoscenza dettagliata del materiale prescelto per usufruire più efficacemente di tutti i vantaggi didatticamente rilevanti che esso consente.

b - La disponibilità di un numero di computer multimediali ritenuto congruo in rapporto al tipo di organizzazione didattica che si intende privilegiare. Si possono infatti ipotizzare esperienze comunque significative sia che si disponga di una postazione per ogni alunno, si che venga organizzata intorno a pochi computer un’attività per gruppi, sia che i bambini, nel corso delle
lezioni, utilizzino a turno l'unico computer della classe, lo stesso di cui l'insegnante s serve in certi momenti come di una lavagna molto più efficace.

Le condizioni ottimali relative alla competenza dei docenti e alla disponibilità dei mezzi si realizzeranno necessariamente con gradualità e in modo differenziato in considerazione delle variegate situazioni locali della scuola dell'obbligo, e tuttavia va intrapresa fin da ora un'attività di formazione continua dei docenti, sostenuta in modo deciso anche dal confluire costante verso le unità scolastiche di varie risorse. In questo momento quelle più consistenti e diffuse provengono dal Progetto di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche, esse potranno essere integrate e affiancateda quelle già disponibili nei vari piani di aggiornamento provinciali, da quelle di cui le scuole riusciranno a disporre autonomamente ed infine, da quelle che questa Direzione Generale metterà a disposizione nell'ambito del Programma Speciale per l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.

Qui di seguito si forniscono alcune indicazioni che si ritiene possano essere utili ai docenti per orientarsi fra i materiali disponibili in commercio, per valutarne le qualità per scoprirne le modalità di utilizzo nel lavoro didattico quotidiano.

2 - Tipologia del software didattico in commercio

Ancora non è disponibile un mercato del software didattico multimediale altrettanto ricco come quello basato sulla stampa, ma è costante l'incremento della produzione di articoli multimediali di ogni genere, fra i quali quelli per l'insegnamento della lingua straniera occupano un settore di particolare rilievo.

E' vero che non tutte le lingue straniere trovano uguale rappresentanza nel panorama editoriale:
per lo spagnolo ed il tedesco i prodotti sono meno numerosi e spesso sono solo una versione di quelli stessi predisposti per l'inglese e il francese, tuttavia non mancano prodotti in cui, nello stesso supporto (di solito CD ROM), viene presentato lo stesso programma per varie lingue oppure può essere molto utile ricorrere a prodotti "originali", intendendo con ciò tutti quelli pensati e costruiti per bambini di lingua nativa, e non necessariamente indirizzati ad un utilizzo di tipo didattico specifico.

Un punto di riferimento utile nella ricerca di questi materiali sono gli Enti e Istituti culturali ufficiali rappresentanti te nazioni interessate, spesso presenti anche a livello locale.

Le categorie a cui fare riferimento per arrivare ad un elenco ragionato dei materiali didattici multimediali dovrebbero essere soprattutto le seguenti: lo scopo che si propongono di raggiungere i destinatari a cui si riferiscono, il livello di preparazione precedente che richiedono, le opportunità didattiche che offrono.

Si potrebbe in tal modo distinguere i prodotti predisposti per l'insegnamento della lingua straniera da quelli destinati al gioco e al divertimento, da quelli finalizzati all'educazione in generale, o anche;
fra quelli destinati all'apprendimento della lingua in ambiente scolastico e quelli destinati agli adulti e a certi settori specifici dell'uso della lingua straniera. In questa sede però non si intende esaurire il panorama di tutte le possibili differenziazioni di questi materiali, tuttavia appare importante che i docenti abbiano presenti, a grandi linee, le differenze fra:

a - prodotti che costituiscono dei veri e propri corsi strutturati, costruiti come percorsi completi, con una strutturazione predefinita in unità ordinate gerarchicamente, con passaggi ben scanditi e sostenuti da controlli intermedi;

b - prodotti che riguardano esclusivamente l'apprendimento di una delle abilità linguistiche solitamente considerate (lettura, scrittura, lessico, ...) o costituiscono un semplice sussidio che è possibile usare nel variegato percorso didattico programmato dall'insegnante (sono favole, giochi, racconti interattivi, ecc.).

Va inoltre tenuto presente che entrambi questi tipi di prodotti possono riferirsi a livelli di età e di competenza diversi da quelli riscontrabili nella scuola elementare in quanto propongono contesti educativi con contenuti e linguaggi non adeguati all'età, o utilizzano modalità di interazione e argomenti troppo lontani dall'ambiente abituale dei bambini della scuola elementare, per cui un
loro impiego didattico in classe ha significato solo in occasioni particolari ben controllate dai docenti.

Per quanto concerne i materiali "originali", cioè quelli prodotti per i bambini di lingua nativa, va tenuto conto del fatto che spesso il livello del contenuto offerto è notevolmente diverso da quello della competenza linguistica richiesta. Ad esempio, una favola per bambini inglesi da 6 a 8 anni ha un contenuto che va benissimo anche per i bambini italiani della stessa età, ma utilizza un linguaggio che richiederebbe competenze che gli alunni italiani da 6 a 8 anni normalmente non hanno. Questo, tuttavia, non significa che un tale prodotto non sia da prendere in considerazione, anzi, se è presentato con intelligenza e gli elementi multimediali che lo costituiscono sono tecnicamente ben curati, gli alunni possono usufruirne a pieno, perché è proprio caratteristico della multimedialità consentire il passaggio di messaggi attraverso canali diversi da quello scritto o orale.
Inoltre in questo modo verrà offerta ai bambini l'occasione positiva di entrare in contatto con un livello di competenza linguistica superiore verso il quale saranno spinti in modo più naturale.

Questo argomento, per altri versi, fa apprezzare l'uso dei prodotti multimediali con tutti i bambini
  che in qualunque disciplina presentano qualche tipo di asimmetria fra competenze diverse (sanno parlare e comprendere ma non, leggere e scrivere, hanno imparato il meccanismo della lettura ma hanno difficoltà di comprensione, ecc.)

3 - La qualità dei prodotti

La qualità di questi prodotti sembra dipendere soprattutto, oltre che dai loro contenuti, dalla ricchezza di proposte didattiche che offrono, dalla cura con cui sono stati realizzati, dal grado di interattività raggiunto. dalla qualità e creatività delle risposte che ottengono dagli utenti, dalla trasferibilità delle competenze che sviluppano.

Come è ovvio, i contenuti sono molto vari: vi sono storie interattive originali o quelle tradizionali ripresentate in forme nuove, giochi interattivi, brevi corsi strutturati per bambini, unità didattiche destinate all'insegnamento di discipline diverse, ecc., ma la loro efficacia al momento in cui vengono usati in classe per l'insegnamento della lingua straniera sembra dipendere più dagli altri fattori elencati sopra che dal contenuto affrontato

Vi sono evidenti diversità nel modo di presentarsi di questi prodotti, sia che si guardino dal punto di vista dei soggetti rappresentati per valutarne la pertinenza al mondo dell'infanzia, sia quando si prende in esame la cura con cui sono stati realizzati gli elementi grafici che costituiscono uno dei canali privilegiati attraverso cui viene veicolato il messaggio, sia quando viene valutato il risultato sullo schermo delle singole parti e del prodotto nel suo complesso. Il primo requisito da ricercare in un prodotto multimediale è che sia attraente e ben curato, e il possedere questo requisito appare talmente ovvio che non costituisce neanche un merito, ma va considerata precondizione
indispensabile perché possa essere preso in considerazione.

L'altro elemento essenziale e innovativo che un prodotto multimediale deve possedere come valore aggiunto rispetto a quelli tradizionali è quello della interattività, cioè quella condizione per cui è l'utente che secondo le proprie esigenze regola buona parte del processo, che assume in questo modo le caratteristiche di un percorso didattico individualizzato.

Per rendere più chiaro il concetto di interattività applicato ai prodotti multimediali per la scuola si esemplificano due situazioni ricorrenti.

a - Di solito, dopo che una "pagina" è stata presentata - ad esempio nel corso di una storia, o durante un percorso didattico con domande e risposte - essa resta in vista e diventa "viva", ossia si possono andare a cercare fra gli elementi che la compongono quelli che sollecitati con un clic del mouse, o semplicemente sfiorati, fanno "accadere qualcosa". Nel valutare il grado di
interattività di un prodotto e la sua qualità da questo punto di vista va tenuto presente il grado di complessità, di varietà e di "simpatia" delle cose che accadono quando si "clicca" su questi elementi: vi sono casi in cui si replica sempre uno stesso effetto molto semplice che con le ripetizioni successive diventa banale, in altri prodotti gli effetti sono molto più elaborati e sempre
attraenti e ve ne sono, infine, di quelli nei quali gli effetti cambiano a seconda della situazione complessiva del percorso che si sta facendo o richiedono una qualche ulteriore collaborazione da parte di chi li ha sollecitati.

b - In alcuni prodotti l'utente può scegliere fra opzioni diverse nella presentazione del materiale a seconda del grado di difficoltà in cui si trova, o del tipo di esercizio che intende svolgere. Da questo punto di vista sembrano migliori quei prodotti che offrono la scelta fra più opzioni, in particolare nel gestire il rapporto fra lingua scritta e lingua orale, o nell'offrire feedback ben
differenziati e commisurati alla sollecitazione dell'utente.

Un esempio concreto può essere quello del prodotto che racconta in modo multimediale una storia ricorrendo a diversi gradi di interazione fra parlato e scritto, e sarà indubbiamente- migliore quel prodotto che offrirà il maggior numero di opzioni fra quelle che qui si elencano:

vengono presentate le immagini mentre una voce racconta la storia in lingua;

esiste un'opzione per cui la frase ascoltata può apparire anche scritta sullo schermo;

vengono evidenziate le parti della frase a mano a mano che sono pronunciate;

al termine l'utente può evidenziare a sua volta la frase e riascoltarla;

l'utente può evidenziare parti o singole parole della frase e risentirne la pronuncia;

l'utente può a sua volta pronunciare la frase o le parole e ottenerne un feedback adeguato di controllo;

la valutazione della risposta dell'utente viene effettuata tenendo conto oltre che della pronuncia, anche del suo livello di competenza linguistica;

nella valutazione della risposta il prodotto è in grado di discernere fra più risposte possibili o discriminare le risposte in base alla loro completezza e pertinenza;

ecc.

La qualità di un prodotto da questo punto di vista è quindi commisurata alla sua capacità di essere "sensibile al contesto", di essere in grado cioè di interpretare le risposte dell'utente in modo differenziato a seconda del contesto in cui vengono date, di effettuarne un controllo accurato e differenziato e restituire riscontri altrettanto accurati e differenziati. Infine, tralasciando il caso
estremo della cattiva registrazione sonora, anche la qualità della dizione e della pronuncia è un elemento di cui un docente dovrebbe tener conto, anche nel senso di offrire agli alunni, se lo ritiene necessario, l'opportunità per far entrare in contatto i propri allievi con modalità diverse di pronuncia, inflessioni dialettali e caratteristiche regionali.

4 - Come effettuare l'analisi del software

Appaiono indispensabili ulteriori precisazioni prima di proporre - in appendice - uno strumento che, traducendo in indicatori osservabili quelle considerazioni fin qui effettuate, offra ai docenti una guida per procedere alla valutazione di un software multimediale prima di adottarlo.

a) Si propone di effettuare l'analisi in base ad una griglia che cerca di tenere conto di tutti gli elementi che possono interessare un docente, ma è chiaro che anche essa, come qualunque altro strumento di analisi, non può comprendere tutte le possibilità di utilizzo e tutti i punti di vista da cui riguardare un prodotto. Ci sarà sempre un punto di vista possibile non esplorato, come ci sarà sempre un prodotto che avrà caratteristiche tali da non essere riconducibile interamente ad uno strumento preconfezionato.

b) Il fatto che un prodotto non risponda a tutti i requisiti proposti dalla griglia non preclude il suo utilizzo, infatti un insegnante può ritenere che il prodotto possa essere adeguatamente impiegato per finalità diverse da quelle che si riproponevano gli autori, oppure possa essere usato in alcune parti e non in altre, oppure possa essere proposto in tempi e in contesti diversi da quelli suggeriti.

c) Questa considerazione suggerisce che ciò che rende veramente più o meno efficace un software nell'attività didattica sono le modalità di utilizzo che ne fa il docente in classe. Pertanto, fra gli elementi di analisi più importanti da osservare in un prodotto ci sono quelli relativi al contesto in cui può essere utilizzato, nella consapevolezza che a determinare il successo di un prodotto multimediale è soprattutto l’ambiente educativo di apprendimento predisposto
dall’insegnante più che le sue qualità tecniche, o meglio, nella consapevolezza che le sole qualità tecniche di un prodotto non sono in grado di assicurarne automaticamente il successo in termini diapprendimento da parte degli alunni.

La griglia di valutazione proposta è suddivisa in sette sezioni ciascuna delle quali prende in esame alcune caratteristiche del prodotto e del contesto in cui esso sarà usato:

 A - Caratteristiche editoriali: i suoi elementi essenziali come il titolo, il prezzo, l'editore, ecc.

B - Caratteristiche degli utenti a cui è diretto: se è adeguato agli alunni di scuola elementare, di quale preparazione
debbono essere forniti, ecc.

C - Caratteristiche tecniche: l'accuratezza e la qualità della costruzione e quanto sia multimediale e interattivo, ecc. 

D - Caratteristiche pedagogiche e di contenuto: se e quanto risponde alle
finalità che i programmi indicano per l'insegnamento della lingua straniera.

E - Caratteristiche didattiche: quali modalità didattiche e metodologiche sono privilegiate nella presentazione. 

F - Caratteristiche del contesto di utilizzo: come e quanto deve o può essere
modificata l'organizzazione dell'attività didattica a seguito del suo utilizzo.

 G - Altre caratteristiche: sia quelle conseguenti all'essere un prodotto particolare - gioco, corso, fiaba, sia quelle relative agli argomenti affrontati.

I vari elementi presi in considerazione in ciascuna sezione rispondono soprattutto all'esigenza di individuare "cosa guardare del prodotto" e sono sembrati sufficienti per farsi un'idea abbastanza precisa del materiale che ci si trova di fronte, per cui la scheda conclusiva è costituita praticamente dal loro elenco.

Considerato però che è forte anche l'esigenza del "come valutare" gli elementi presi in considerazione soprattutto nelle sezioni B, C, D, è stato integrato l'allegato con una parte che potrebbe costituire una sorta di guida alla rilevazione e che comprende, per ciascun punto in esame, una serie di domande specifiche che l'osservatore dovrebbe porsi per esprimere un giudizio completo. Il procedimento dovrebbe essere reso più semplice dal fatto che - di solito - le risposte positive costituiscono anche un elemento positivo di giudizio, per cui il giudizio conclusivo dovrebbe essere una conseguenza del numero di risposte positive fornite.

Scheda riepilogativa dell’analisi del software didattico

Sez. A – Caratteristiche editoriali ed operative del prodotto

Titolo

Lingua

Editrice

Numero dei CD

Tipo di supporto cartaceo

Sistema operativo minimo

Licenza e copyright

Costo
Data
Numero Floppy


Sez. B – Caratteristiche degli utenti a cui il prodotto è diretto

Si tratta di

Prodotto originale o prodotto italiano destinato
all’insegnamento

A chi è diretto

Età indicata dai destinatari

Livello di competenza linguistica iniziale (1,2,3)

oppure, Non adatto alla scuola elementare


Sez. C – Caratteristiche tecniche del prodotto

Organizzazione del prodotto

Grado di interattività

Gestione dello schermo:

- il testo

- la qualità della grafica

- l’uso del colore

- l’uso del suono

- l’organizzazione della pagina video

Qualità della dizione

Interazione lingua scritta/lingua orale

La leggibilità

L’analisi della risposta

La registrazione sistematica dei percorsi

La valutazione dei risultati acquisiti

Valore medio



Sez. D – Caratteristiche pedagogiche e di contenuto del prodotto

Coerenza del prodotto con le finalità pedagogiche di insegnamento della L.S.

Adeguatezza degli obiettivi

Qualità e adeguatezza del contenuto

Gestione del feedback

Autonomia del prodotto

Valore medio



Sez.- E – Caratteristiche didattiche del prodotto

Strategie di

Individualizzazione
! Feed back diversificati

! Percorsi didattici differenziati per qualità e quantità

! Gradualità delle attività secondo i ritmi individuali di apprendimento


Interesse,

attenzione memoria
! Strategie miranti e suscitare interesse (il destinatario è informato su cosa,
come e perché si apprende)

! Strategie miranti a sostenere l’attenzione (l’argomento è messo in evidenza
con sottolineature, ridondanze, umorismo, ecc.)

! Le difficoltà da apprendere sono distribuite in modo equilibrato

! Sono inseriti momenti integrativi e raccordi (sintesi parziali)

! Sono previsti i procedimenti che facilitano la memoria a lungo termine
(ripetizione, richiami)


Le attività richieste
! Usare il mouse

! Colorare

! Rispondere a domande scrivendo sulla tastiera

! Parlare e registrare ciò che si dice

! Altro (specificare)


Sez. F – Caratteristiche del contesto di utilizzo del prodotto

Il prodotto può essere usato dall’alunno
! Individualmente

! Sotto la guida del docente

! In gruppi di 2-3 alla stessa postazione


Il prodotto può essere

Usato dalla classe
! Per attività comuni (in rete e/o con più postazioni)

! Sono necessarie le cuffie per escludere il suono

! Per attività comuni con proiezione su uno schermo


Il prodotto può essere

Utilizzato
! Per esercitazioni in classe o a casa

! Per attività individualizzata di sviluppo

! Per attività di sviluppo a classe intera


Sez. G – Altre caratteristiche del prodotto

Si tratta di: ! Storia, racconto, fiaba, ! Corso di lingua ! Gioco

… che comprende
! Introduzione

! Dialogo / comunicazione

! Ascolto

! Lettura
! Interazione con la storia

! Esercitazione

! Registrazione pronuncia

! Scrittura
… che
! Segue un percorso didattico
graduato

! Contiene attività di esercitazione

! E’ organizzato per unità
didattiche

! Contiene attività di controllo e di
autovalutazione


è di tipo: 

! comunicativo

! strutturale

! grammaticale/traduttivo

! situazione


… basato su
! Percorso casuale

! Apprendimento per scoperta

! Induzione
! Percorso meccanico

! Soluzione di problemi

! Creatività


Argomenti presentati nel prodotto
! Famiglia

! Alimenti

! Trasporti

! Colori

! Sport

! Animali

! Ricorrenze

! Alfabeto
! Casa

! Indumenti

! Scuola

! Il tempo

! Corpo umano

! Azioni

! Professioni e mestieri

! Civiltà
                                                                                                     Continua  ....